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Marciapiedi sconnessi
stazioni senza ascensori
ascensori senza stazioni
il mondo è fatto a scale
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Paolo Delladio
Le sue 162 poesie
Marciapiedi sconnessi
stazioni senza ascensori
ascensori senza stazioni
il mondo è fatto a scale
siamo
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Cielo e terra si mescolano
gocce d'acqua sul terreno
l'etereo che si infila nel profano
un aero sol di profumi ma il sol
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Sorpresa a galleggiare nell'aria
raggi di sole fra raggi di seta
sospesa agli angoli di un oblò
attraversata,
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Fra le pieghe della vita
dispiego fantasia
piega dopo piega
dispiego un mondo
lieve e colorato.
Fra le pieghe della
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Seduto su una piuma
spinto da un soffio di allegria
abbracciato dai raggi di sole
aperti a ventaglio
sedotto da un ala
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Lancio reti con destrezza
colgo perle di saggezza
in un mare di dolcezza
portato a terra dalla brezza
lascio al viso tuo
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Inseguita, braccata, catturata,
preda del suo desiderio,
fra i tentacoli del tuo aguzzino,
unico desiderio il tuo
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La ruota del tempo gira
sentieri crepuscolari
foglie cadute e più rialzate
polveri colorate sparse portate dal
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Cristallo fragile e leggero
cullato dal vento
non stai né in cielo né in terra
porti pace e
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Solco onde nell'etere
mi imbatto in bande sconosciute
fra frequenze medie, corte, talvolta lunghe,
la melodia delle
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Dimenticato dal tempo
imprigionato in un angolo
incastrato in un foro
su un desco nel mio cuore
una elegante penna
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Il singhiozzo di una caffettiera
il gorgoglio di un rio che diventa fiume
e il gracidar acido di un principe fra le
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